La verdura fa bene al sesso

Quando Felix passò davanti a casa nostra, ebbe l'idea di fermarsi per un saluto e un caffè con noi.
Parlando del più e del meno, uscì dicendo che la settimana seguente avrebbe fatto una regata sull'Adriatico con altri due amici.
"Ci manca il quarto per completare l'equipaggio. Perchè non vieni tu? Tre giorni solo noi senza mogli e figli. Cuciniamo, laviamo i piatti e facciamo tutto a bordo. Possiamo mangiare, bere e fumare senza che nessuno ci rompa le scatole"
Finsi di non essere troppo dell'idea ma le insistenze di Felix e mia moglie che mi incoraggiava a fare questa esperienza mi convinsero.
In realtà era tutta una messa in scena, Felix andava veramente in regata ma io ne avrei approfittato per passare tre giorni e tre notti di sesso sfrenato con Carlotta.
Carlotta, lo potete vedere dai miei precedenti racconti, era, ed è, una ninfomane che vive solo per il cazzo. Il copione degli incontri con lei è, pressapoco, sempre lo stesso: Pompini e leccata di figa, scopata nelle varie posizioni e, infine, gambe al cielo e cavalcata finale nel suo "buchino d'oro". Mediamente, durante la scopata ha cinque o sei orgasmi ma il culmine lo raggiunge quando lo prende in culo con un orgasmo talmente intenso da lasciarla stordita per una decina di minuti. Il culo è la sua zona più erogena.
Arrivati a Levanto, dopo aver depositato i bagagli in albergo e fatto la prima "sveltina" come antipasto andammo a pranzo. Dopo mangiato, mentre passeggiavamo tra le vie del paese, passando davanti a un negozio di frutta e verdura mi venne un'idea. Entrai e comperai una bella zucchina, sarebbe meglio dire una zuccona, di almeno sei centimetri di diametro e lunga una trentina di centimetri.
Quando aprii il sacchetto e glie la feci vedere si impressionò.
"Vorrai mica mettermi dentro quell'affare li per caso? Mi rovini! Me la spacchi tutta!"
"Tranquilla, con questa giochiamo. Per fare sul serio ho io la misura giusta."
Nel tardo pomeriggio tornammo in albergo per cambiarci per la cena e per fare la prima scopata seria del lungo week end. Tutto secondo copione già descritto.
A tavola mi chiese perche non avessi usato la zucchina per giocare e le risposi che era la sorpresa per la notte.
Alle dieci eravamo già a letto. La sveltina del mattino e la scopata del pomeriggio erano state, per lei, un antipasto che le aveva aumentato l'appetito e non vedeva l'ora di godersi il servizio completo.
Ci spogliammo l'un l'altra e cominciammo a baciarci. Quando me lo prese in bocca le andai sopra e cominciai a leccarla succhiandole il clitoride e passandole la lingua sopra la fessura già inondata dei suoi umori. Presi la zucchina dal comodino e cominciai a passarla sulla fessura, poi la puntai e cominciai a spingere dolcemente. Con mia sorpresa vidi che lentamente stava entrando e quando l'ortaggio fu dentro di lei di tre o quattro centimetri raggiunse il primo orgasmo. Mi fermai.
"Continua a giocare così fuori ma non mettermela dentro, fai il bravo."
Non capivo se fingeva o se veramente non se ne fosse accorta che era già dentro.
"Stai tranquilla, gioco solo fuori."
Posai la zucchina sul comodino e le andai sopra mettendoglielo dentro e cominciando a pomparla, prima lentamente e poi con più forza. Quando la sentii bella calda ed era nella fase degli orgasmi a ripetizione, invece di andare dietro e metterglielo nel "buchino d'oro" ritornai a leccargliela mettendole il cazzo in bocca. Presi la zucchina e la puntai subito contro il buco dilatato e, sempre lentamente, cominciai a spingerla dentro.
Senza alcuno sforzo entrò di una decina di centimetri e Carlotta stava venendo un'altra volta. Lasciandole dentro la zucchina mi sdraiai e la feci venire sopra di me e la feci abbassare puntandole il cazzo sul culetto. Scendendo lentamente se lo fece entrare tutto e comincio con un movimento scivolato avanti e indietro mentre io, a fatica, le pompavo l'ortaggio dentro e fuori. Mi prese la mano e mi aiutò a spingerlo più a fondo e con più forza.
"E' bellissimo, cosa mi stai facendo? ti sento davanti e dietro, mi stai riempiendo tutta. Dio che bello, continuo a venire e non smette mai. Non fermarti, continua."
Con il suo sfregamento e con l'eccitazione di quanto stava succedendo non riuscii più a trattenermi e venni dentro il suo culo mentre lei non accennava a rallentare la sua azione e a urlare il suo godimento.
Lasciai la zucchina nelle sue mani e mi sfilai. Andai di corsa in bagno a lavarmi e tornai sdraiandomi ancora sopra di lei per metterglielo in bocca mentre le leccavo il clitoride e riprendevo a pomparle dentro la zucchina.
Non poteva parlare perchè aveva la bocca piena del mio cazzo ma dai suoi gemiti si capiva che continuava a godere. Quando sentii che stavo venendo ancora, istintivamente e senza pensarci, calcai a fondo mandandoglielo tutto in gola e proprio mentre le stavo sborrando dentro la sentii mancare sotto.
Spaventato mi accorsi di avere esagerato e cercai di farla rinvenire. Diede qualche colpo di tosse e lentamente aprì gli occhi e mi fece un debole sorriso. Aveva il viso stravolto, quasi irriconoscibile.
"Pensavo di morire ma era troppo bello. Ti sentivo dentro da tutte le parti. Non so cosa mi hai fatto ma non ho mai provato niente di simile. Sei stato fantastico!"
Le presi la mano e la portai in mezzo alle sue gambe dove aveva ancora la zucchina infilata.
"Ti chiedo solo una cosa, davanti va bene ma dietro, per favore, non mettermela. giura!"